Le professioni legate al sex work
Il mondo del lavoro è decisamente mutato nel corso degli ultimi vent’anni, creando nuove professioni in particolar modo collegate alla grande rete telematica. D’altro canto, essa ha completamente cambiato la vita dei cittadini di tutto il mondo, diventando un elemento indispensabile ed essenziale per godere di una migliore quotidianità e cambiando il volto a un vasto numero di settori.
Basti pensare, ad esempio, al mondo legato all’erotismo, che è cresciuto esponenzialmente nel corso degli ultimi quattro lustri, trainante per l’intero settore dell’e-commerce e capace di generare un fatturato annuo di oltre 100 miliardi di dollari. Va da sé, di conseguenza, che il mondo del business legato al sesso attragga un ampio numero di persone, a tal punto che sono nate alcune nuove professioni legato ad esso.
Il successo dei social porno e delle sexy-star
Il nostro sito ha già trattato l’argomento del sex work, ovvero di tutte quelle attività attraverso le quali un soggetto offre un servizio legato al mondo del sesso in cambio di denaro, specificando come esista un folto numero di soggetti che mira a spostare la percezione del lavoro sessuale dall’attuale visione stigmatizzante a una più rispettosa, tutelando i diritti e la dignità delle persone che lavorano in questo settore.
E’ importante specificare che un lavoratore del sex work, per definirsi tale, svolge questa professione volontariamente e senza alcun tipo di pressione e non ha nulla che vedere con quelle persone che, loro malgrado, si trovano costrette ad esercitare questa professione. Il desiderio di intraprendere una professione legata al mondo del sesso, è diventata sempre più preponderante col passare degli anni.
Certo, c’è chi diventa escort o gigolò esclusivamente per motivi economici, ma molti, come ad esempio questo sito di annunci gay napoli, guardano a questo mondo col desiderio esclusivo di appagare le proprie fantasie e conoscere persone che condividano le gioie inebrianti del sesso. E internet, in tal senso, rappresenta una straordinaria vetrina per ampliare il proprio raggio di conoscenze e lavorare nel mondo del sex work.
L’esempio più lampante, a tal proposito, è offerto da Only Fans, un sito che oggi, a pochi anni di distanza dalla sua nascita (2016), vanta un enorme giro d’affari che si attesta attorno ai 5 miliardi di dollari. I profili presenti su questa piattaforma sono ben 188 milioni, con una crescita esponenziale avvenuta durante il periodo della pandemia, quando l’autoerotismo è stata, giocoforza, l’unica pratica sessuale per moltissime persone.
Il successo delle camgirl/camboy ha mutato il mondo dell’intrattenimento per adulti
Il mondo delle camgirl/cam boy è attivo, di fatto, sin dall’inizio del nuovo millennio, ma non c’è alcun dubbio come sia letteralmente esploso negli ultimi anni, grazie anche all’evoluzione della società moderna. La maggior parte delle camgirl, in particolar modo nel nostro paese, inizialmente si esibiva a volto coperto o con una mascherina, mentre oggi la maggioranza non ha alcun problema a mostrare in pubblico il proprio volto.
Su Onlyfans, tuttavia, possiamo trovare persone che si esibiscono in spettacoli soft, senza che venga mostrata alcuna parte del corpo, o hot di varia natura, arrivando anche al porno. Le persone che lavorano nel mondo del porno sono centinaia di migliaia in tutto il mondo, che sono mutate radicalmente col clamoroso successo dei “social” porno.
Nel terzo decennio del nuovo millennio, chi decide di vivere una vita da “sexy-star” può autoprodurre i propri contenuti e mostrarli nei social sexy presenti in rete, ottenendo buoni profitti che possono significativamente lievitare nel corso del tempo. Le produzioni cinematografiche pornografiche, infatti, sono diminuite nell’ultimo lustro, complice il successo dei “porno-social”, quelle attualmente attive mirano alla creazione di prodotti di elevata qualità che possono distinguersi dall’homemade.
Lavorare nel mondo del sesso al giorno d’oggi, ovvero appartenere al mondo del sex work, capita sempre più frequentemente. E le rivendicazioni dei lavoratori di questi settori, che devono andare di pari passo col pagamento delle imposte come qualsiasi altro lavoratore nel nostro paese, sono perlopiù giustificate.